Contrattazione non facile, capirete, soprattutto sapendo che essa avveniva in assoluta segretezza: in una stanza del Palazzo del Capitano circondata solo da una serie di stanze vuote. Un affare da gestire in due, insomma.
Ma torniamo al viaggio di questi armentari. Essendo i tratturi un’istituzione regolamentata, essi godevano di protezione legale lungo il viaggio, cioè completa assoluzione da ogni reato. Ma la protezione era di ogni tipo: i signori dei paesi attraversati , infatti, erano tenuti a garantire protezione ai transumanti, a difenderli da attacchi, furti e saccheggi.
Centrale nel viaggio era, poi, il saper gestire le finanze. E’ d’obbligo, a questo punto della storia, parlarvi del concetto di “calcolo”. Perchè le pecore c’entrano anche con la nascita del calcolo. Stupiti? Il termine “calcolo” nasce dalla culura della pastorizia. I calcoli, infatti, erano le pietre che i pastori utilizzavano per contare le pecore delle greggi, ad ogni pecora una pietra.
I nostri pastori, infatti, erano degli esperti contabili: oltre a dover contare ogni giorno le proprie pecore, erano anche molto attenti a tener traccia delle spese affrontate lungo il viaggio: tasse per attraversare fiumi, eventuali costi imprevisti e così via, tutti annotati nei “quaderni dei pastori”.
Il lungo viaggio delle pecore e dei pastori si concludeva a Foggia. Ma il viaggio della lana continuava ancora.