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I Cavatelli fatti in casa: una tradizione da generazioni.

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I Cavatelli fatti in casa: una tradizione da generazioni

I Cavatelli per gli amici i “cavatielle” in dialetto molisano, sono degli gnocchetti di semola di grano duro fatti a mano e rappresentano il piatto principe della cucina del Molise.

Il loro impasto è formato da semola, acqua tiepida e un pizzico di sale ed il nome descrive la loro forma incavata perfetta per raccogliere sugo e condimento…che invenzione!

Appartengono alle così dette “paste trascinate”, per il gesto compiuto per crearle, e cioè quello di incavare il pezzetto di pasta trascinandolo con uno o più dita sulla “tavola” come diceva mia nonna, cioè la spianatoia. Chiaramente per le donne di casa, mia nonna compresa, la bravura sta proprio nella velocità: immaginate queste dita muoversi velocemente, ad un ritmo velocissimo con questi cavatelli che si formano a colpi di 2-3 al secondo che Schumacher togliti proprio!

I cavatelli sono nati in Molise ma hanno trovato gloria e diffusione in gran parte del Meridione, dall’Abruzzo fino alla Sicilia. Questo accade come anche per altre tradizioni proprio perchè la terra molisana si trova al centro di antichissimi interscambi e influenze tra popoli che hanno conquistato e dominato il sud Italia: possiamo pensare ai tratturi, le antiche vie della transumanza che facevano spostare uomini e greggi verso la Puglia e l’Abruzzo.

Quali sono le origini?

L’origine dei cavatelli è antichissima ma poco conosciuta. Sicuramente Federico II oltre ad essere stato un grande imperatore era anche un buongustaio perchè sotto il suo impero cominciano ad essere presenti sulle tavole le prime paste alimentari. Se ne hanno le prime documentazioni, dove compaiono sotto il nome di croseti “rotondi e oblunghi che vanno calcati con un dito per ottenere forma incavata”. 

I cavatelli oltre a essere uno dei piatti tipici molisani sono anche sinonimo di forte tradizione. Infatti vengono celebrati in numerose sagre in diversi paesi molisani ma anche fuori regione. 

Il re molisano dei piatti con i cavatelli è “Cavatielle e carne e puorche” (Cavatelli con carne di maiale) diventato un piatto universale, adatto ad ogni stagione.

Le origini di questo piatto risalgono a S. Antonio Abate, che viene festeggiato il 17 gennaio: in questa giornata in molti paesi della provincia ma particolarmente a Campobasso, vengono benedetti gli animali preparati a festa davanti ad un falò creato vicino alla Chiesa del Santo. Durante tutto il giorno i fedeli portano il proprio ciocco di legno per alimentare il fuoco, mentre gli anziani raccontano episodi del passato. Per festeggiare in famiglia si preparano i cavatelli fatti in casa conditi con generoso sugo di carne di maiale o con sugo di ventricina e si accompagna il tutto con un bel bicchiere di tintilia.

I segreti dei cavatelli fatti in casa

I cavatelli sono molto piccoli e vanno incavati con un solo dito. La tradizione locale sostiene che la perfezione viene raggiunta quando quando “un cucchiaio può contenerne non più di 10”. Il segreto è lavorare la pasta a lungo con ottima semola di grano duro. Per ottenere una pasta liscia, vellutata ed elastica, è necessario lavorarla con energia per almeno per 20 minuti, altro che palestra!

Per avere un “Cavatello Molisano” autentico è necessario che la pasta abbia queste caratteristiche fondamentali:

cavatelli molisana e semola

La materia prima impiegata consiste in semola di grano duro ricavato dalla macinazione e lavorazione di grani duri delle varietà prodotte in Molise. Il grano duro deve provenire preferibilmente da coltivazioni presenti sul territorio molisano.

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La ricetta dei cavatelli fatti in casa

Ingredienti per 4 persone:

Con un coltello, tagliate tanti piccoli gnocchetti non più grandi di un cm di lato, quindi con la punta del dito indice, incavate lo gnocchetto trascinandolo verso di voi.

La pasta deve richiudersi su se stessa come una piccola conchiglia, avere un incavo lieve e sottile e ricordare un ricciolo delicato. Sistemate i vostri cavatelli su un vassoio coperto da un canovaccio spolverato di semola.

Si possono fare e congelare immediatamente: se decidete di congelarli, al bisogno potete metterli a cuocere direttamente, senza scongelarli, in acqua bollente.

Esistono diverse versioni di cavatelli, una di queste più grandi che si chiama “Pasta del Sacrestano” ce la descrive Flaviano nel suo video e nel suo blog.

Fare i cavatelli a casa è sinonimo di tradizione: personalmente quando ero molto piccola e mia nonna decideva di farli, era un divertimento, anche perchè (ma questo è un segreto) ogni volta che lei si distraeva io rubavo un cavatello crudo e me lo mangiavo. Certo, non è un toccasana ma, provate ad assaggiarne uno…che meraviglia!

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